Il decreto attuativo che disciplina in dettaglio le norme applicative del nuovo Piano Transizione 5.0 è al vaglio della Corte dei Conti che dovrebbe completare l’esame del documento entro la metà di luglio. Presto, dunque, saranno a disposizione delle imprese 6,3 miliardi di incentivi per sostenere gli investimenti in digitalizzazione e nella transizione green.
1. Investimenti: credito d’imposta fino al 45% delle spese sostenute per l’acquisto di beni strumentali 4.0 materiali e immateriali mirati all’efficienza energetica o risparmio energetico, che spetterà alle imprese che dimostreranno almeno:
- una riduzione del consumo finale d’energia dell’unità produttiva
oppure
- un risparmio energetico del processo produttivo coinvolto
2. Formazione: credito d’imposta delle spese sostenute per formare il personale nell’acquisizione delle competenze per la transizione digitale e verde delle imprese. Vi potranno accedere le aziende che fanno investimenti 5.0 e nel limite del 10% del valore del progetto, con un massimale di 300.000 euro.
3. Fotovoltaico: alle aziende che faranno investimenti 5.0 sarà possibile usufruire del credito d’imposta per anche l’acquisto di impianti di autoproduzione/autoconsumo di energia rinnovabile.
Alla misura si possono aggiungere i contributi a fondo perduto previsti dal Voucher 4.0 per servizi di consulenza e per acquisto, canoni e noleggi di beni e servizi immateriali (es. software) ed il rimborso degli interessi previsti dalla Nuova Sabatini per l’accessione del finanziamento o leasing.
Si suggerisce di anticipare la fase di progettazione preliminare al fine di prenotare tempestivamente le risorse e ridurre i tempi di realizzazione del progetto.
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